E' arrivato il mio cioccolato modicano Sabadì, lo conoscete?
Poche ma essenziali caratteristiche per descriverlo: * materie prime di altissima qualità * tradizione * slow living ossia "Prenditi il giusto tempo... e goditi ogni piccola cosa" * lavorazione a freddo * prodotti da commercio equo e presidi Slow Food "Produciamo un cioccolato 'bastardo', in cui non puoi barare. Lo lavoriamo a freddo, in modo tradizionale, preservando aromi e proprietà delle materie prime. Un cioccolato di Modica incredibilmente persistente, lucido e compatto." Se volete scoprirne di più, visitate il loro sito internet: http://www.sabadi.it/
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Il Natale è un momento di convivialità, di festa, di risate, di gioia e pensare di rinunciare a tutto è impossibile, nonché scorretto, per cui godetevi queste piacevoli festività senza esagerare! consigli...* Natale è un giorno solo, per cui non si deve "festeggiare" da metà dicembre fino all'epifania. * Il giorno di Natale non si fa la dieta, si può assaggiare poco di tutto, ma senza esagerare! * Chiedere porzioni più piccole rispetto a quelle degli altri commensali. * Mangiare lentamente e gustare il cibo, ciò darà appagamento ad anima e corpo. * Non rinunciare alle verdure, aiutano a sentirsi sazi oltre che a fornire vitamine, sali minerali, antiossidanti e poche calorie. * Non rinunciare al dolce, ma ricordarsi che una fettina di panettone o pandoro (100 g) apportano circa 350-400 kcal (e più se con la crema). Quindi una fettina durante il pasto natalizio è concessa, ma solo a Natale (e a Capodanno). * Mettere in freezer eventuali avanzi che si possono congelare, evitando quindi di doverli mangiare nei giorni immediatamente successivi. Oppure regalare eventuali panettoni, pandori, torroni che altrimenti resterebbero in casa e diventerebbero motivo di gola. * Fare qualche passegiata (anche con il cane) dopo qualche ora dal pasto aiuta la digestione. Gite sulla neve o passeggiate ai mercatini natalizi potrebbero aiutare a smaltire quelle kcal in eccesso del pasto e migliorano sicuramente l'umore. da evitare...* Evitando di arrivare troppo affamati al pasto, potrete assaggiare tutto senza necessariamente mangiare troppo: per cui è importante fare colazione ed eventuali spuntini previsti dal piano dietetico prima del "grande pasto". * Non chiedere il BIS. * Non bere BIBITE zuccherate. * Se possibile, evitare di bere alcolici e superalcolici, al massimo un bicchiere di vino a pasto (ricordate che un bicchiere di vino sono circa 90 kcal). * Evitare di mangiare cibi fritti, impanati o all'apparenza troppo unti (lucidi alla vista) e grassi, potrebbero rivelarsi molto pesanti da digerire oltre che una "bomba calorica". * Limitare/evitare l'assaggio di formaggi freschi o stagionati a fine pasto. Anche solo un pezzetto di formaggio da 30 gr potrebbe apportare 100 kcal e più. * Evitare pane e grissini (specialmente tra una portata e l'altra), risparmiando così un quantitativo considerevole di calorie. * Attenzione alla frutta secca, mangiare qualche noce/nocciola/arachide è consentito ma non si deve perdere il controllo (anche solo 10 arachidi con il guscio possono apportare circa 150 kcal) * Non ci si deve sentire SPIACEVOLMENTE SAZI: ascoltare e rispettare i segnali di sazietà. i giorni successivi...* Non pesarsi il giorno immediatamente successivo al "grande pasto", aspettare almeno 3-4 giorni. * E' comunque fondamentale pesarsi periodicamente per non perdere la consapevolezza che si sta seguendo un piano alimentare controllato, in maniera tale da non vanificare i RISULTATI finora RAGGIUNTI. * Accettare l'eventuale temporanea frenata nella perdita di peso, ma l'importante è essere consapevoli che un solo giorno di eccessi non dovrebbe affievolire la VOLONTA' e la TENACIA con cui si sta perseguendo il programma dietetico di qualche mese e gli OBIETTIVI preposti. * Non digiunare i giorni successivi ma ritornare ad una sana ed equilibrata alimentazione. * Bere molta acqua per depurarsi ed eliminare le scorie accumulate dagli eccessi del pasto. buon natale di serenità!!!Cannella: spezia originaria dello Sri Lanka.
Contiene un olio essenziale con un elevatissimo potere disinfettante: infatti viene aggiunta a preparazioni tipicamente invernali (biscotti, tisane, vin brulè) anche per rafforzare le difese immunitarie. *Per vedere l'immagine ingrandita, cliccare su Educazione alimentare oppure visitare la mia pagina Facebook. Rosmarino: una pianta dalla straordinaria efficacia terapeutica, usatelo nelle vostre ricette oppure in infusione come descritto nell'immagine.
*Per vedere l'immagine ingrandita, cliccare su Educazione alimentare oppure visitare la mia pagina Facebook Straccetti di petto di pollo *bio cotti con pomodori secchi e olive verdi, accompagnati con patate *bio alla paprika e zucchine al forno.
Potenzialmente ogni alimento è in grado di indurre allergia.
In soggetti geneticamente predisposti, alcune proteine contenute negli alimenti stimolano la produzione di immunoglobuline IgE, scatenando una reazione allergica: sono definite allergeni. Gli allergeni di origine vegetale (frutta, verdura) sono termolabili, e se vengono cotti non sono più allergenici. Possono produrre reazioni allergiche solo se assunti crudi o poco cotti. Fanno eccezione le arachidi, che sono più allergeniche se tostate ed una proteina contenuta nella buccia della pesca che resiste alla cottura e dà allergia anche nei succhi di frutta o marmellate alla pesca. Gli allergeni di origine animale (carne, uovo, pesce, latte) tendenzialmente sono termostabili, cioè resistono alla cottura. Le più comuni allergie alimentari sono: *Latte e derivati: le proteine del latte vaccino (beta-lattoglobulina, beta-lattoalbumina e caseina) rappresentano la più frequente causa di allergie, soprattutto nei bambini. Tutti i tipi di latte sono simili, e cross-reagiscono tra loro, eccetto quelli di asino e cammello. Quindi chi è allergico al latte non può utilizzare neanche quello di capra o pecora. *Uova: le proteine più allergizzanti sono contenute nell'albume. La cottura ne riduce l’allergenicità del 70%, per cui l’uovo contenuto nei cibi cotti come torte, biscotti e pasta all’uovo è meno rischioso per gli allergici. *Pesce, molluschi e crostacei: particolarmente frequente è l’allergia al pesce, in particolare al merluzzo. *Soia: è uno degli otto alimenti più allergizzanti, a cui i bambini dovrebbero essere esposti come minimo dai 3 anni in avanti. *Frutta secca: l’allergia causata dall’assunzione di arachidi è molto diffusa negli Stati Uniti dove se ne fa largo uso (l’olio di arachidi è meno interessato in quanto, se raffinato, contiene una minima frazione proteica). Noci e semi (ad es. sesamo) rappresentano un gruppo di allergeni molto importanti anche nella dieta mediterranea. *Grano e cereali contenenti glutine: le proteine allergeniche sono gliadina, globulina, glutenina e albumina *Frutta: spesso c’è una reazione crociata con gli allergeni di alcuni pollini e con il lattice. *Per vedere l'immagine ingrandita, cliccare su Educazione alimentare oppure visitare la mia pagina Facebook |
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Dicembre 2019
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