Ieri entrando in un bar per bere un caffè, vedo esposta la lista degli ingredienti (già cosa rara!) delle brioches presenti in vetrina.
Analizziamo insieme gli "ingredienti" più eclatanti della sola pasta brioche: ° grassi utilizzati: margarina vegetale proveniente da palma e girasole *potentemente pro-infiammatori* e burro (che si trova circa a metà lista, ricordo che, il primo ingrediente dell'elenco è quello più abbondante, l'ultimo quello meno rappresentato). Dato che le margarine vegetali sono molto economiche, risulta troppo dispendioso a livello di costi utilizzare solo il burro come fonte di grassi!! ° dolcificanti utilizzati: zucchero, miele.. fino a qui potrebbe andare anche bene, poi troviamo sciroppo di glucosio disidratato ° latte intero ma *in polvere* ° emulsionanti (E471 - E472) ° colorante (beta-carotene E160a) ° aromi *artificiali* Ma le brioches non dovrebbero essere fatte solo con farina, lievito, uova, zucchero, burro e latte??? La confettura di albicocca è composta invece di: ° purea di albicocca 40% (preferire sempre le marmellate con almeno il 60-70% di frutta) ° dolcificanti utilizzati: sciroppo di glucosio-fruttosio e saccarosio (preferire le marmellate senza zuccheri aggiunti, la frutta è già zuccherina di suo) ° gelificante (pectina E440i) ° correttore di acidità (acido citrico E330) ° aromi *artificiali* Tutto ciò è frutto dell'industria alimentare che cerca di imitare prodotti artigianali riducendo al minimo il prezzo del prodotto utilizzando materie prime di SCARSISSIMA qualità.
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* meglio se in guscio, come l'ha messa madre natura:
* se si compra già sgusciata, assicurarsi che non sia tostata e salata; * la stagionalità è importante, in estate è meglio rinunciare alle noci (raccolte magari 9-10 mesi prima), in favore delle mandorle, i cui acidi grassi sono più stabili; * può essere consumata anche dai diabetici grazie al basso indice glicemico e non innesca il circolo vizioso della fame perché fa liberare poca insulina grazie allo scarso contenuto di zuccheri; * le mandorle forniscono una notevole quota proteica 20g%, le arachidi 25g% e i pinoli 31g% * i pistacchi sono ricchi di potassio per questo vengono utilizzati come tonici e anti-stanchezza; * le mandorle sono le più ricche di Vitamina E, potente antiossidante; * le arachidi non sono né un seme né un frutto, ma delle leguminose; * la frutta secca confezionata richiede l'aggiunta di antiossidanti artificiali (come l'anidride solforosa) necessari per evitare l'irrancidimento dei grassi e prolungare i tempi di conservazione. Potenzialmente ogni alimento è in grado di indurre allergia.
In soggetti geneticamente predisposti, alcune proteine contenute negli alimenti stimolano la produzione di immunoglobuline IgE, scatenando una reazione allergica: sono definite allergeni. Gli allergeni di origine vegetale (frutta, verdura) sono termolabili, e se vengono cotti non sono più allergenici. Possono produrre reazioni allergiche solo se assunti crudi o poco cotti. Fanno eccezione le arachidi, che sono più allergeniche se tostate ed una proteina contenuta nella buccia della pesca che resiste alla cottura e dà allergia anche nei succhi di frutta o marmellate alla pesca. Gli allergeni di origine animale (carne, uovo, pesce, latte) tendenzialmente sono termostabili, cioè resistono alla cottura. Le più comuni allergie alimentari sono: *Latte e derivati: le proteine del latte vaccino (beta-lattoglobulina, beta-lattoalbumina e caseina) rappresentano la più frequente causa di allergie, soprattutto nei bambini. Tutti i tipi di latte sono simili, e cross-reagiscono tra loro, eccetto quelli di asino e cammello. Quindi chi è allergico al latte non può utilizzare neanche quello di capra o pecora. *Uova: le proteine più allergizzanti sono contenute nell'albume. La cottura ne riduce l’allergenicità del 70%, per cui l’uovo contenuto nei cibi cotti come torte, biscotti e pasta all’uovo è meno rischioso per gli allergici. *Pesce, molluschi e crostacei: particolarmente frequente è l’allergia al pesce, in particolare al merluzzo. *Soia: è uno degli otto alimenti più allergizzanti, a cui i bambini dovrebbero essere esposti come minimo dai 3 anni in avanti. *Frutta secca: l’allergia causata dall’assunzione di arachidi è molto diffusa negli Stati Uniti dove se ne fa largo uso (l’olio di arachidi è meno interessato in quanto, se raffinato, contiene una minima frazione proteica). Noci e semi (ad es. sesamo) rappresentano un gruppo di allergeni molto importanti anche nella dieta mediterranea. *Grano e cereali contenenti glutine: le proteine allergeniche sono gliadina, globulina, glutenina e albumina *Frutta: spesso c’è una reazione crociata con gli allergeni di alcuni pollini e con il lattice. *Per vedere l'immagine ingrandita, cliccare su Educazione alimentare oppure visitare la mia pagina Facebook |
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Dicembre 2019
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