B U O N I S S I M O questo SFORMATO di CAVOLFIORE Ha pubblicato la ricetta @gaia_thegreenpantry (su instagram) qualche giorno fa e ho voluto provarla subito. Piatto davvero straconsigliato, anche per chi non ama particolarmente il gusto del cavolfiore, a mala pena si riconosce !! Vi riporto gli ingredienti e il procedimento. Cavolfiore 300 g Ricotta (lasciata colare per 15 min) 300 g Parmigiano 50 g 2 uova (preferibilmente cat 0) Fecola di patate 40 g Burro 50 g Curcuma qb Sale qb Fondere il burro. Intanto con il tritatutto ridurre il cavolfiore (da crudo) ad una consistenza alquanto fine, tipo couscous. Mescolare le uova con il parmigiano, la ricotta e la fecola. Aggiungere il burro fuso e il cavolfiore tritato. Salare e aggiungere la curcuma che dona un bel colore giallo. Foderare una tortiera (da 22 cm) con della cartaforno, livellare lo sformato e cuocere in forno a 170° per 45-50 min finché non risulta dorato. Ottimo abbinato ad un contorno di verdura e del pane.
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CROSTATA DI FARRO ALLA MARMELLATAINGREDIENTI:
300 g Farina (nel mio caso 200 g farina di farro e 100 g farina integrale) 100 g Zucchero integrale di canna 2 Uova intere (meglio se da agricoltura biologica) 90 g Olio extravergine di cocco (o in alternativa 100 g Olio extravergine di oliva dal sapore leggero) 1 punta di cucchiaino di lievito per dolci 1 pizzico di sale Vaniglia, in polvere Se serve: acqua, poca per amalgamare Marmellata senza zuccheri aggiunti Mescolare tutti gli ingredienti all'interno di una ciotola. Una volta ottenuta una bella palla compatta, ricoprirla con della pellicola trasparente e lasciarla riposare in frigorifero almeno mezz'ora. Tagliare 3/4 dell'impasto e stendere la base sulla carta forno. Una volta stesa, inserirla all'interno (sempre con la carta forno) di una tortiera. Spalmare la marmellata e con l'altro quarto di pasta frolla guarnire il sopra con striscioline o formine a fantasia. Cuocere a meno di 180° per circa 30-35 minuti. Potenzialmente ogni alimento è in grado di indurre allergia.
In soggetti geneticamente predisposti, alcune proteine contenute negli alimenti stimolano la produzione di immunoglobuline IgE, scatenando una reazione allergica: sono definite allergeni. Gli allergeni di origine vegetale (frutta, verdura) sono termolabili, e se vengono cotti non sono più allergenici. Possono produrre reazioni allergiche solo se assunti crudi o poco cotti. Fanno eccezione le arachidi, che sono più allergeniche se tostate ed una proteina contenuta nella buccia della pesca che resiste alla cottura e dà allergia anche nei succhi di frutta o marmellate alla pesca. Gli allergeni di origine animale (carne, uovo, pesce, latte) tendenzialmente sono termostabili, cioè resistono alla cottura. Le più comuni allergie alimentari sono: *Latte e derivati: le proteine del latte vaccino (beta-lattoglobulina, beta-lattoalbumina e caseina) rappresentano la più frequente causa di allergie, soprattutto nei bambini. Tutti i tipi di latte sono simili, e cross-reagiscono tra loro, eccetto quelli di asino e cammello. Quindi chi è allergico al latte non può utilizzare neanche quello di capra o pecora. *Uova: le proteine più allergizzanti sono contenute nell'albume. La cottura ne riduce l’allergenicità del 70%, per cui l’uovo contenuto nei cibi cotti come torte, biscotti e pasta all’uovo è meno rischioso per gli allergici. *Pesce, molluschi e crostacei: particolarmente frequente è l’allergia al pesce, in particolare al merluzzo. *Soia: è uno degli otto alimenti più allergizzanti, a cui i bambini dovrebbero essere esposti come minimo dai 3 anni in avanti. *Frutta secca: l’allergia causata dall’assunzione di arachidi è molto diffusa negli Stati Uniti dove se ne fa largo uso (l’olio di arachidi è meno interessato in quanto, se raffinato, contiene una minima frazione proteica). Noci e semi (ad es. sesamo) rappresentano un gruppo di allergeni molto importanti anche nella dieta mediterranea. *Grano e cereali contenenti glutine: le proteine allergeniche sono gliadina, globulina, glutenina e albumina *Frutta: spesso c’è una reazione crociata con gli allergeni di alcuni pollini e con il lattice. *Per vedere l'immagine ingrandita, cliccare su Educazione alimentare oppure visitare la mia pagina Facebook |
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Dicembre 2019
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